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Leo è perennemente insicuro e spaventato dalle sue emozioni. È diviso tra due donne (la sua amante ora  fidanzata ufficiale e la sua ex moglie ora amante), ha un lavoro che gli piace, ma che non rispecchia a pieno i suoi sogni (vorrebbe aprire una libreria) e un padre eterno Peter Pan, giocatore incallito che sostiene di essere stato la controfigura di Dustin Hoffman nel film Il laureato. Non riesce a prendere in mano la sua vita, a scegliere e decidere per sé, ma una notizia inaspettata e una richiesta assurda da parte del suo editore (lui e i suoi colleghi devono trovare una trama efficace per un libro dal titolo “Consigli pratici per uccidere mia suocera”) lo indurranno a riflettere seriamente e forse diventare più risoluto.

Leo è un personaggio bene strutturato, un perfetto rappresentante dei tempi che stiamo vivendo, dominati da incertezza e instabilità, è l’epitome della precarietà emotiva che oggi alberga in molti e per questo ci si può facilmente immedesimare in lui. Non solo il protagonista, ma anche le altre figure presenti sono egregiamente caratterizzate ed estremamente vivide, basti pensare al particolarissimo papà di Leo che sembra davvero uscito da un film americano.

Gradevolissima è l’incursione, dissacrante ed originale, nel mondo editoriale che riesce a dare brio al testo insieme ad un’ironia costante alternata a momenti più seri e riflessivi.

Consigli pratici per uccidere mia suocera è, in definitiva, un ottimo romanzo che si legge agevolmente, in cui la trama, studiata nei minimi dettagli, “funziona” a meraviglia e il cui stile è adatto alla storia raccontata e rispecchia perfettamente la psicologia del narratore.

Vale sicuramente la pena, dunque, trascorrere delle piacevoli ore in compagnia di Leo Mameli e delle sue avventure.