A Beltroy è arrivata la bella stagione e, dopo la risoluzione di un caso spinosissimo, sono arrivate anche nuove avventure per la dolce e risoluta Miss Book, che con la sua arguzia e i suoi manicaretti dovrà, ancora una volta, sistemare i problemi delle persone a lei care. Una festa di fidanzamento rischia di essere rovinata e Prudence, la nipote di Catharine, aspirante poetessa che faticosamente cerca la sua autonomia, soffre per amore, ma grazie all’infaticabile anziana signora tutto si risolerà per il meglio. Non potevano mancare le ricette con le quali la protagonista delizia i suoi amici e lenisce i loro dispiaceri.
È sempre gradevole “tuffarsi” nei testi dedicati a Miss Book, che ormai è diventata come una vecchia amica da cui si torna con piacere. “Un tè alla ciliegia” si legge in pochissimo tempo, è scritto in modo scorrevole ed è l’ideale per una serata di relax o come lettura prima di andare a dormire, ma fa anche riflettere, come i libri precedenti.
Ad esempio è molo interessante l’approfondimento sulla figura di Prudence, che sta recuperando pian piano la sua serenità, dopo aver vissuto delle vicissitudini poco piacevoli, che ha trovato il modo per esprimere se stessa e suoi sentimenti attraverso la poesia, superando i suoi timori e diventando sempre più indipendente.
Fa sempre bene bene, poi, sentir parlare di buoni sentimenti, in un mondo in cui, putroppo, i buoni sentiment si stanno perdendo sempre di più.
Per queste ragioni non posso che consigliarvi la lettura di quella deliziosa novella e, se non lo avete fatto, di leggere anche i precedenti lavori di Jane Rose Caruso.