Policoro dal 29 al 31 ottobre si è colorata di giallo (ma non solo), per il FeLP, il Festival delle Letterature, organizzato dal Presidio del libro Magna Grecia. Il professor Francesco Roseto, presidente del Presidio e i suoi collaboratori, in particolare Margherita Rasulo, Angela Delia e Maria Lovito, hanno dato vita ad una manifestazione ricca di scrittori interessanti, di tematiche pregnanti e di autentico amore per i libri.

L’inizio e la fine delle presentazioni e dei dialoghi con gli scrittori sono stati scanditi dalla stesura del “Novel in progress” (fiore all’occhiello del FeLP a mio parere), ossia la composizione di un racconto in presa diretta e dalla sua lettura. L’arduo e affascinante compito è toccato a Piera Carlomagno che con il suo testo, originalissimo e ricco di pathos, ha fatto emozionare tutti i presenti. Tantissimi, come ho detto gli autori presenti per offrire al pubblico le loro opere, ma anche editori e editor: Armando D’Amaro Nathan Marchetti, Schembri, Antonello Marchitelli, Raffaele Marra, Palo Pinna Parpaglia, Rosa Teruzzi, Aurelio Pace, Daniele Cellamare, Claudia Saba, Patrizio Nassirio e ancor Sara Pollice, Nora Venturini, Mirko Addessa, Francesco Serafino, Giuseppe Petrarca, Letizia Vicedomini Adriano Di Gregorio, Livio Frittella, Paolo Mirti e Mariolina Venezia.

Nei giorni del FeLP abbiamo viaggiato tra stili diversi, generi diversi (dal giallo vintage ai gialli territoriali, con incursioni nel romanzo storico), abbiamo visitato metaforicamente le città più svariate (Roma, Genova, Napoli, Venezia, Campobasso e ovviamente Matera e la sua provincia), abbiamo conosciuto le personalità più disparate e trattato argomenti fortissimi e attualissimi come la violenza di genere o le problematiche degli adolescenti, cosa che mi ha particolarmente toccata visto che tutti i giorni sono a contatto con i miei giovanissimi alunni.

Molto importante è stato il coinvolgimento delle scuole sia in orario curriculare che durante le presentazioni: solo rendendo partecipi i ragazzi si può inculcare in loro l’amore per la lettura.

Tanti sono i personaggi nuovi (moltissimi volti femminili, tra l’altro) che ho scoperto: il commissario Costanza Petrini nato dalla penna di Sara Pollice, oppure la “tassinara”, aspirante ispettrice, Debora Camilli alla quale ha dato vita Nora Venturini. Ho ritrovato, invece, Libera, la fioraia milanese con la passione per le indagini o la mitica Imma Tataranni, raccontata però da una prospettiva diversa.

È stato, inoltre, estremamente istruttivo e commovente, rievocare la storia di Gino Bartali e dell’aiuto che ha dato a tanti ebrei.

Purtroppo nel limitato spazio di un articolo non riesco a dare il giusto risalto a tutto quello che è stato detto e vissuto al Festival, sicuramente però posso, intanto invitarvi a visitare la pagina del Presidio del Libro Magna Grecia per visualizzare video, interviste e contenuti e poi fare un plauso a chi ho organizzato questo evento che mostra come anche nei nostri piccoli borghi possano trovare spazio momenti di elevato spessore culturale.