Questa è una delle mie recensioni “di cuore”, quelle che scrivo con particolare emozione e gioia.
Devo dire che le mie promesse ad Anna Bells Campani vengono sempre mantenute con un certo ritardo e me ne scuso, ma eccomi qui a parlarvi del suo primo romanzo “da solista”, “Come corde di chitarra” e non lo faccio semplicemente per onorare la parola data, ma perché ci tengo moltissimo. Davvero questa scrittrice ha un talento puro, una passione encomiabile e riesce con la sua penna ad entrare nel cuore di chi legge per cui non posso fare altro che mettervi a parte dei miei pensieri.
Dopo essere stata, metaforicamente parlando, ad Istanbul, per narrare l’epica avventura di Can e Sanem, questa volta Anna ci porta a Londra con Riley che fugge dalla sua terra natìa ed è costretta a crearsi una nuova identità. In un locale, per caso, viene letteralmente rapita dalla voce e dalla musica di Liam. Quasi un incantesimo sembra spingerli sempre di più l’uno verso l’altro nonostante le insidie, i segreti, le difficoltà che hanno davanti i due giovani. Supererà questo amore tenuto insieme dal filo invisibile del destino (non è un caso che nel testo aleggi sempre la leggenda del filo rosso del destino, appunto), tutti gli ostacoli? Non vi rivelerò il finale, ma vi assicuro che per arrivarci dovrete navigare in un mare di suspense e colpi di scena che vi faranno stare col fiato sospeso fino alla fine.
Una delle cose che ho apprezzato di più di “Come corde di chitarra” è proprio questa: non è un romance scontato o “facile”. A partire dai personaggi che sono ben lontani dall’essere l’epitome della perfezione, come i tipici protagonisti dei romanzi rosa. Sono due anime tormentate, che si portano un pesante fardello dietro e nulla è fatto perché i loro dissidi interiori si risolvano in modo frettoloso o banale. Sentimento, dolore passione sono espressi in modo viscerale, intenso.
La musica, poi, viene inserita nella storia in tutta la sua potenza. I testi e la melodia nel romanzo diventano estensione del corpo e dell’animo dei protagonisti. Le canzoni non sono solo una colonna sonora, ma riverbero profondo dei sentimenti.
Quando i libri sono così sinceri, appassionati e nascono da una fiamma tanto viva, devono essere letti e sicuramente saranno amati.
In attesa dunque del prossimo mattoncino della carriera di Anna, che tornerà a scrivere con la “socia” Raffaella, non lasciatevi scappare “Come corde di chitarra”, non ve ne pentirete.
Rispondi