Mi piacciono i libri come questo, che sanno un po’ di favola e un po’ di realtà, che uniscono leggerezza e profondità, che portano a guardarsi dentro, con delicatezza, sfiorando piano piano le corde dell’anima.

Non è difficile ritrovarsi in Emilia, che nasconde i suo dolori, ma anche la sua forza e i suoi sogni dietro una lunghissima frangetta e che deve ridare colore alla sua vita dopo aver perso il lavoro. Con due gattini si trasferisce in un condominio che la accoglie in modo decisamente poco amichevole. La ragazza decide allora di farsi conoscere in un modo particolare, scrivendo delle storie che cominciano tutte nello stesso modo (“Questa mattina mi sono svegliata e…”) e appendendole sulla bacheca del palazzo.

Qualcuno recepirà immediatamente il senso di quei piccoli racconti. Nicola, infatti, un bimbo che cerca di farsi ascoltare dal padre e che vive male la separazione dei genitori, mostra il suo sostegno ad Emilia appiccicando alla bacheca delle figurine dei Minions. Tra i due nascerà un rapporto speciale, fatto di profonda comprensione, che aiuterà entrambi a superare  un momento di difficoltà. Emilia troverà un’alleata preziosa anche in Gina, l’inquilina del quarto piano, che sarà una seconda nonna per lei.

Le storie di Emilia, fatte di pensieri che si snodano leggeri, ma tremendamente corposi avranno la capacità di far sciogliere ed aprire alcuni coinquilini oltre a far bene alla loro autrice. Alcuni dei personaggi le definiscono carezze e in effetti è confortante sapere che qualcuno può dire qualcosa che non si riesce ad esprimere e sentire che può capirti. In più è rassicurante e poetica l’idea di fermarsi, soprattutto al mattino, quando la giornata inizia e reca con sé tante aspettative, mettere nero su bianco ciò che si prova e lasciar vagare la mente per poi tornare alla concretezza delle cose quotidiane, ma soprattutto pensare di donare agli altri queste riflessioni.

Ho cominciato a seguire Natascha Lusenti proprio per i suoi post mattutini sull’account Facebook di Radio2 e devo dire che il romanzo rispecchia totalmente l’atmosfera di quelle “pagine di diario”, perfettamente inserite come escamotage narrativo in una storia più ampia.

Al di là di alcuni moment un po’ più  “lenti” il libro si legge agevolmente e conquista per l’atmosfera familiare e i personaggi delineati perfettamente.

É grazioso, per certi aspetti originale e perfetto per i momenti di relax, soprattutto durante la stagione estiva.