Musica, mistero e sentimento sono gli ingredienti principali di questo romanzo di Paola Maria Liotta, la cui protagonista è Fiamma Fogliani, talentuosa pianista conosciuta in tutto il mondo e chiamata, dall’affascinante direttore d’orchestra Albert Marni, ad eseguire il celebre Piano concerto di Schumann, in occasione di una serata di beneficenza in favore di un popolo orientale che sta vivendo un periodo difficile, segnato dalla guerra.
La donna riceve in dono da una sua cara amica, Paulette, una spinetta pregiatissima e antica che diventerà l’innesco di un intricato “caso”, la cui risoluzione si rivelerà estremamente complessa.
Fiamma risulta un personaggio ben delineato, descritto con minuzia e attenzione e in effetti il narratore molto si sofferma su di lei rendendo evidenti la sua dedizione al pianoforte, la sua dolcezza, la sua grande forza d’animo e la sua tenacia.
Tutto il testo è pervaso da un’atmosfera raffinata ed elegante, data anche dalle varie città in cui la protagonista vive o lavora (Torino e Parigi, ad esempio) ed è intriso di sensibilità artistica, di vero amore per l’arte, in tutte le sue forme.
Lo stile classico, pulito, essenziale, ma curato utilizzato dall’autrice ben si attaglia alla trama e alla stessa Fiamma. Ho riscontrato, in effetti, una coerenza narrativa, che rappresenta di sicuro un pregio di questo romanzo.
“Piano concerto Schumann” è a mio avviso, una lettura estremamente gradevole, che piacerà soprattutto agli appassionati di musica, ma anche a chi, più in generale, ama opere sobrie e delicate.
L’AUTRICE
Paola Maria Liotta vive ad Avola (Siracusa) ed è docente di materie letterarie e latino nei licei. Appassionata di letteratura da sempre, cura presentazioni di libri, salotti letterari ed eventi culturali.
Ha pubblicato quattro sillogi poetiche, ottenendo premi di rilievo nazionale. Al 2013 risale la pubblicazione del suo primo romanzo, Ed era colma di felicità. È anche autrice del testo teatrale Briseide, finalista al Premio “Giuseppe Antonio Borgese” 2019: una riflessione sulle tragedie attuali e sulla condizione femminile.
Inoltre è appassionata di gastronomia: ha curato una rubrica culinaria sul «Gazzettino del Sud-Est» e nel 2014 ha pubblicato Miele, mandorle e cannella, finalista al Premio Letterario “Cittàdi Pentelite”.
A sei anni dal suo debutto nella narrativa, torna in libreria con Piano Concerto Schumann e affida a “Scrittura a tutto tondo” la promozione della sua opera.
Anticipandovi che prossimamente pubblicherò anche l’intervista a Paola Maria Liotta, ringrazio Francesca Zelletta per avermi proposto la lettura di questo libro.
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