Un libro e un caffè

"Leggere è sognare per mano altrui". Fernando Pessoa, Il libro dell'inquietudine.

“La straniera” di Claudia Durastanti (La nave di Teseo, 2019)

Appena ho cominciato a leggere “La straniera” ho capito di avere tra le mani un libro importante e prezioso, anche se in realtà ero già rimasta folgorata da questa frase breve e potentissima: “Quando tutto cade, indomito l’amore resta”.

Confesso di aver provato quasi un senso di soggezione accostandomi al testo e non solo perché quando uno scrittore decide di consegnarti la sua storia personale, soprattutto una storia così complessa, bisogna maneggiare quanto esso scrive con delicatezza e attenzione, ma soprattutto perché si percepiscono immediatamente una grande abilità narrativa e una notevole cura nella scelta delle parole oltre che nell’organizzazione del testo.

Non è un caso infatti che all’inizio venga citata Emily Dickinson che dice: “Dopo un grande dolore arriva un sentimento formale”. L’armonia e l’eleganza che l’autrice riesce ad imprimere alla sua scrittura fanno probabilmente da contraltare all’emotività che una comporta un racconto così intimo. Claudia Durastanti si esprime con forza, padronanza e consapevolezza e riesce bene a miscelare gli ingredienti che compongono la sua opera, direi a dosarli nelle giuste quantità.

Ci sono le vicende dei suoi genitori, entrambi sordi, che si amano, ma non riescono a vivere insieme e si separano, ci sono gli spostamenti in luoghi diversi, con tutto ciò che i trasferimenti e i cambiamenti comportano. Si passa dall’America, alla Basilicata con i suoi paesini, i suoi calanchi e le sue singolari caratteristiche, fino ad arrivare alla città della maturità, Londra.

 

“La storia di una famiglia somiglia più a una cartina topografica che a un romanzo, e una biografia è la somma di tutte le ere geologiche che hai attraversato”

 

In effetti ci sono i luoghi fisici, ma c’è anche Claudia in viaggio per il mondo e verso se stessa, che cerca di costruire il proprio essere, che mostra il suo retaggio culturale, quello ereditato e quello acquisito, cosa che le serve anche per filtrare le sue esperienze.

È proprio grazie a questo filtro che l’autrice riesce a smarcarsi dalla mera individualità, inducendo a fare riflessioni di carattere più generale.

Si ragiona di lingua, di linguaggio e comunicazione ed è affascinante l’incursione nel territorio della traduzione e ed è notevole la “meditazione” sul concetto di straniero in senso più ampio e sul tema dell’emigrazione che oggi assume connotati nuovi.

Desiderio di evolversi, di imparare, di superare le proprie fragilità e paure sono altre componenti di questo romanzo che mi hanno impressionata

Sono sinceramente dispiaciuta per non aver potuto parteciparla almeno ad una delle presentazioni cha la Durastanti ha tenuto proprio qui nella nostra terra, sono sicura che avrei colto altri elementi su cui interrogarmi e per approfondire la conoscenza delle sue opere.

Voglio concludere questa recensione proprio con passo che parla della Lucania.

 

“Quando il sole tramonta in Basilicata il cielo diventa un polmone che espettora sangue, la sua luce fa tossire più che commuovere. Ma prima di arrivare ai calanchi, agli alberghi in mattoni rossi abbandonati vicino alle stazioni di benzina dai nomi altisonanti e alle piscine infestate, bisogna passare accanto alle torri del petrolio che brillano nella notte con i loro laser verdi e rossi che fanno pensare a un futuro preistorico  ̶  tutto ciò che è nuovo si ossifica presto da queste parti, diventa una sostanza minerale che riflette una luce morta e bellissima  ̶  e poi bisogna passare a una diga naturale, una distesa di acqua verde tra i boschi su cui raramente splende il sole e da cui salgono fumi biancastri al mattino. Ed è solo dopo essersi inoltrati tra le curve che seguono le curve, che a un certo punto il paesaggio si apre e diventa quasi deserto, e l’ambra bruciata del sole si trasforma in una sostanza molto più rarefatta e ipnotica”.

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Una deliziosa serie televisiva: Erkenci kuş.

  1. Rosanna Pandolfo

    Forse fai ancora in tempo a presenzare ad.una.presentazione,in quanto quella.di gallicchio è.stata rinviata.

  2. ALESSANDRA LOBOSCO

    Giuli, é una mia compagna di classe del liceo!! 😍😍😍 Ha fatto una bellissima presentazione a montemurro

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