Quarta di copertina
Martina sta per compiere diciotto anni e frequenta un ragazzo che a sua madre non piace. Perché è il figlio del padrone della fabbrica locale, perché sua madre è una sindacalista come quelle di una volta e insomma quel ragazzo (com’è che si chiama, Matteo?) non lo vuole in casa sua.
Martina sta per compiere diciotto anni e sempre più spesso si sente una mosca bianca, in famiglia. La madre, Giada, tutta d’un pezzo. Il padre, Andrea, che non c’è mai. Fa il giornalista, inviato in zone di guerra, e sembra che per lui contino più i drammi del mondo che quelli di casa sua; sembra anche, quando si fa vedere, che lui e la mamma non vadano più tanto d’accordo. E poi la sorella maggiore e i fratelli minori di Martina, ognuno alle prese con i propri problemi grandi e piccoli… problemi che la riguardano fino a un certo punto.
Nonostante tutto, però, sembra che il microcosmo che ruota attorno a Martina, ben radicato in un piccolo comune della provincia romagnola, sia in grado di vivere la vita senza troppi sconvolgimenti.
Sembra. Perché un evento inaspettato costringerà la ragazza, la sua famiglia e l’intera comunità con cui si intreccia, a rivedere le proprie convinzioni e a reinventare la propria visione del mondo.
Un romanzo di formazione molto attuale, ricco di momenti toccanti e di argomenti che riguardano ognuno di noi: la famiglia, la coppia, l’essere figli. La fede politica e quella religiosa. La gioia e il dolore, la serenità e la disperazione. E soprattutto la necessità di accettare i propri limiti e raggiungere, finalmente, una nuova consapevolezza.
L’autrice
Valentina Bardi vive nella provincia di Forlì-Cesena, a Galeata. È diplomata in sassofono presso il Conservatorio “Bruno Maderna” di Cesena ed è laureata in Lingue e Letterature Straniere presso l’Università degli studi di Bologna Alma Mater Studiorum. Da sempre appassionata di libri, fa parte del Gruppo di lettura “Teodorico” di Galeata, che da svariati anni propone incontri pubblici e reading su autori italiani e stranieri. Ventiquattro è il suo primo romanzo.
Recensione
Martina ha 18 anni, sta vivendo la sua prima storia d’amore e un momento non facile in famiglia. Sua sorella infatti ha appena vissuto un grande dolore e il matrimonio dei suoi genitori attraversa una fase delicata. Il padre della giovane, Andrea, è un inviato di guerra, uno spirito libero che ama il proprio lavoro, ma è costretto a trascurare i suoi cari. Giada, sua madre, è un sindacalista forte, pragmatica, che però si lascia per un attimo sopraffare dalla fragilità e dall’insicurezza proprio a causa del carattere sfuggente del marito. Un evento tragico e inaspettato costringerà Martina e le sue amiche a maturare, anzi a cambiare, ma anche i familiari della ragazza ad unirsi e a mettere da parte le tensioni e gli screzi per ritornare a quello che più conta: l’amore reciproco.
Il romanzo di Valentina Bardi è intimo, intenso e sfiora delicatamente tematiche che possono afferire alla quotidianità di ciascuno di noi come l’adolescenza, il cambiamento, la crescita personale e l’acquisizione di nuove consapevolezze, ma anche le dinamiche che possono prodursi all’interno di un nucleo familiare o la vita di provincia, semplice nonché ancorata alle tradizioni.
Anche lo stile utilizzato ̶ l’autrice ad esempio usa in alcuni momenti il dialetto ̶ riflette l’atmosfera naturale, semplice e genuina presente nel libro e che ho molto apprezzato.
“Ventiquattro” è un romanzo in cui possono riconoscersi sia i giovani sia gli adulti e in cui si nota un interessante lavoro di introspezione psicologica oltre che la volontà di ricostruire con precisione, ma anche con coinvolgimento emotivo la realtà di ciascuno di noi.
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